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GIORNATA DEI DIRITTI DELL'INFANZIA, I DESIDERI DI FILENA ALFANO

Nella Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ospito sul mio Blog uno scritto di Filena Alfano, Presidente del Movimento per la vita di Cassano allo Ionio.

 

La Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell’Adolescenza, che in Italia è stata ratificata il 29 maggio del 1991, si celebra in tutti gli angoli del mondo (precisamente in 190 Paesi) per sancire il diritto alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo e a non essere discriminati in nessun modo e per nessun motivo. La Convenzione dell’ONU, composta da 54 articoli, si è basata su 4 principi ispiratori:

  • non discriminazione
  • superiore interesse del minore
  • diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo
  • rispetto per l’opinione del minore

L'Associazione Movimento per la vita di Cassano allo Ionio da sempre sostiene con diverse forme di assistenza la vita di questi bambini e le loro famiglie. Questa è la Giornata internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Alcuni passi avanti sono stati fatti, ma per quanti ancora l’infanzia è un tempo rubato?

 

I bambini sono diversi fra loro, ma sono tutti uguali in termini di diritti. Pur nelle differenze dei contesti e delle culture in cui crescono, condividono i bisogni di cura e di protezione, le tappe di sviluppo e della crescita, le conquiste e i salti in avanti, le quotidiane e spesso salutari “cadute da cavallo”,vivono le stesse emozioni e custodiscono desideri e sogni del tutto simili.

 

Qualunque siano i luoghi delle origini e del diventare grandi, hanno gli stessi diritti. E anche gli stessi doveri. Hanno diritto alla cura, all’istruzione, al gioco, alla protezione, al nome, alla nazionalità e alla propria storia. Hanno diritto di mantenere e saldare i legami con le origini e il passato, di immaginare e costruire il proprio futuro e di essere tutelati e accompagnati nel presente e nel qui e ora. Nella realtà, le vite dei bambini sembrano precocemente differenziarsi e prendere strade diverse, quanto a risorse, condizioni e opportunità, invece di avvicinarsi e mescolarsi.

 

Per alcuni, molti diritti sono tali solo sulla carta. Negli ultimi tempi, il numero di bambini che vivono in condizioni di povertà assoluta è aumentato soprattutto al sud . Un dato enorme dietro il quale ci sono i volti e le storie di bambini e di ragazzi che non hanno un’alimentazione regolare, una casa adeguata e riscaldata, cure mediche puntuali,

l’accesso alle attività di svago, sportive e culturali. E sempre di più, nelle nostre scuole ci sono bambini che non frequentano la scuola dell’infanzia o non usufruiscono della mensa, che riducono il loro tempo di permanenza a scuola o non partecipano ad attività

extracurricolari a causa delle difficoltà economiche della famiglia.

 

La giornata dedicata alla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ci sollecita a prestare maggiore attenzione alle condizioni di vita dei più piccoli e, in particolare, dei più vulnerabili. Nello stesso tempo osserviamo tuttavia un paradosso: accanto alle situazioni in aumento di bambini in difficoltà e con meno diritti vi sono casi di minori che sembrano godere di “troppi” diritti. Più che diritti forse sarebbe meglio parlare di desideri che non trovano limiti da parte di adulti che fanno fatica a dire di no e a rendere esplicite le regole.

 

Allora l’altra attenzione da dedicare quando si tratta il tema dei diritti dell’infanzia è quello di evocare anche i doveri di ciascuno, adulto o bambino, che sono l’altra faccia delle stessa medaglia. Doveri che i bambini imparano a praticare ogni giorno, attraverso le regole e i limiti della convivenza, il rispetto degli altri e la capacità di ascolto, le attenzioni e le cure che anche i più piccoli possono adottare. Perché c’è un diritto che bambini e adulti non hanno: quello di dimenticare. Spero che ognuno di noi, ogni giorno, combatti per la difesa di questi diritti consapevoli che un bambino è indifeso ed innocente e va protetto sin dal suo concepimento.

 

Filena Alfano

 

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